La Sterilizzazione degli strumenti nel salone di bellezza: norme, come fare e perché è importante

2022-05-20 18:28:58 By : Ms. Gita Zhang

Un salone di bellezza utilizza attrezzature che necessariamente avranno a che fare con il corpo delle persone, per questo motivo mantenere gli strumenti igienizzati e sterili è estremamente importante.

L’attività di sterilizzazione e pulizia interessa anche gli strumenti utilizzati per trattare capelli e unghie.

Le giuste procedure possono fare la differenza tra un salone di bellezza pulito e rinomato e un’attività alla soglia dell’illegalità.  

Oltre ad un aspetto puramente commerciale, sterilizzare le attrezzature è un obbligo previsto dalla legge per evitare che possa esserci la trasmissione di infezioni crociate.

Il processo di sterilizzazione è chiamato anche “Protocollo di Sterilizzazione”.

Ma quali sono gli strumenti adatti per completare questa attività? Senza ombra di dubbio, è necessario fare riferimento ad un’autoclave capace di tenere traccia dei cicli di sterilizzazione.

I saloni di bellezza fanno parte di un settore in costante crescita nonostante l’attuale situazione economica, perché le persone sono sempre preoccupate per il loro aspetto.

Se possiedi un salone, una delle cose più importanti su cui concentrarti è l’igiene adeguata a garantire che i clienti siano sempre al sicuro.

Una corretta igiene consente di avere un salone più pulito, più luminoso e clienti soddisfatti che saranno felici di tornare.  

È molto importante che ogni apparecchiatura venga accuratamente pulita tra un utilizzo e l’altro e indispensabile che questa procedura non venga interrotta.

Gli strumenti che vengono a contatto con più clienti come pettini, spazzole, rulli, tronchesine e strumenti per unghie devono essere ripetutamente puliti tra un utilizzo e l’altro e mantenuti in uno stato pulito e asciutto quando non sono necessari.

Asciugamani e altra biancheria dovrebbero essere lavati regolarmente, gli asciugamani usati non solo sembrano sgradevoli, ma possono anche ospitare germi se lasciati in giro umidi.

  Ad esempio, non è raro che durante la manicure alcuni degli strumenti utilizzati possano causare lievi ferite e tagli, sporcandosi con il sangue della persona.

In questo caso, una mancata pulizia e sterilizzazione dei prodotti, successiva al trattamento, potrebbe comportare malattie infettive dettate dal contatto con il sangue.

Alcune di queste possono essere l’HIV, epatite, micosi, etc. Ma non solo: molte delle attività che vengono quotidianamente svolte all’interno di un salone di bellezza possono comportare trasmissione di malattie del sangue se non vengono fornite le adeguate precauzione.

Mantenere l’igiene del salone non è solo un compito da svolgere ma è una pratica seria per garantire che il salone rispetti le norme necessarie. Inoltre, assicura che la tua attività non solo appaia più attraente, ma crei fiducia nei tuoi clienti come salone che presta attenzione ai dettagli.

È responsabilità di tutti coloro che lavorano all’interno dell’azienda del proprio salone praticare almeno l’igiene di base. Assicurati che tutte le attività riguardanti l’igiene, come la sterilizzazione dei pettini o la pulizia del pavimento dopo che un cliente ha avuto un taglio di capelli, o le loro unghie depositate siano state delegate al personale di supporto del salone.  

Si consiglia di creare un elenco di controllo delle attività quotidiane per assegnare compiti e tenere traccia di quando ogni lavoro è stato svolto e da chi. Ciò include tutte le aree, dal pavimento del salone, al bagno, alla cucina, alla reception. Ciò garantirà che nulla possa essere dimenticato mentre si mantiene il salone in modo efficiente.

Come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo, ogni salone di bellezza deve rispettare le norme riguardanti il processo di sterilizzazione che sono contenuto all’interno del “Protocollo di Sterilizzazione”. Questo protocollo interessa il corretto processo di sterilizzazione che deve essere conosciuto da tutti gli operatori del settore estetico e sanitario in Italia e in Europa.  

Per sterilizzazione si intende, secondo quanto riportato dalla normativa Europea N°566-1, la garanzia di un livello di sicurezza tale che la probabilità di trovare un microrganismo vivente sia una su un milione. Per poter ottenere questo straordinario risultato è necessario servirsi di un’autoclave.  

Sono obbligati a rispettare queste norme tutti i professionisti che operano nel settore estetico e medico che adoperano per la loro attività gli strumenti che entrano in contatto con la pelle e con i tessuti delle persone. Qualora queste norme non dovessero essere rispettate, si andrebbe incontro a pene molto severe. In primis, si rischierebbe l’arresto per due mesi e sanzioni fino a 1032,91 €, la chiusura dell’attività e controversie legali fino a decine di migliaia di euro.

In merito al processo di sterilizzazione, facciamo riferimento al quadro normativo introdotto con il decreto legislativo 81/2008 sulla tutela della salute del lavoratore. La prima fase interessa la disinfezione, che obbliga all’utilizzo di vasche per la disinfezione caratterizzate da un liquido particolare. In questo passaggio, è necessario che gli strumenti rispettino un periodo di stazionamento in maniera tale da far agire il detergente disinfettante.

Il passo successivo è la detersione che avviene attraverso l’uso di vasche di lavaggio ad ultrasuoni, nelle quali gli strumenti vengono riposti per un determinato periodo di tempo e temperatura. La terza fase riguarda l’asciugatura, stando attenti che non ci siano residui: in caso di presenza di eventuali residui è necessario ripetere la procedura di sterilizzazione dal principio. La penultima fase riguarda il confezionamento effettuato attraverso una macchina termo-sigillatrice.

L’ultima fase del processo è costituito dall’utilizzo dell’autoclave, che deve necessariamente prevedere i requisiti tecnici e funzionali previsti dalla legge italiana ed europea. L’autoclave è uno strumento fondamentale che tiene traccia dei cicli di sterilizzazione e consente di avere la prova di aver valutato e rispettato i rischi di contaminazione adottato tutte le misure necessarie.

La sterilizzazione degli strumenti di lavoro è la fase finale di un processo di sterilizzazione che prevede la prima decontaminazione, lavaggio, disinfezione e, se necessario, l’imballaggio. La sterilizzazione a freddo può essere eseguita per mezzo di soluzioni idonee, oppure con una apparecchiatura a caldo che produce calore ad alte temperature.

Non tutte le sterilizzazioni sono uguali, per ogni esigenza di lavoro può e deve essere usato il tipo di dispositivo adatto allo scopo, quindi adatto all’applicazione degli strumenti che devono essere sterilizzati.

Il processo di sterilizzazione in autoclave viene eseguito mediante vapore e il presupposto fondamentale è che il vapore sia saturo, il che significa un costante equilibrio tra temperatura e pressione, in modo da coprire perfettamente la superficie degli strumenti e dargli il giusto calore uniformemente. Il calore rilasciato sullo strumento (134 °C), quindi altererà la natura dei microrganismi presenti, consentendo la sterilizzazione. Poiché nella camera dell’autoclave è presente solo vapore saturo, è essenziale che l’aria venga fatta uscire dal dispositivo.

Attualmente la migliore autoclave disponibile sul mercato è il dispositivo Enbio S, uno sterilizzatore di piccole dimensioni che è conforme alla normativa EN 13060 e alla Direttiva 93/24/CEE. Quali sono i suoi vantaggi?

– Velocità di sterilizzazione più alta nel mercato. Solo 7 minuti per una sterilizzazione completa.

Enbio S può essere utilizzato con un semplice schermo touch screen nel quale vengono visualizzate tutte le fasi del processo di sterilizzazione. Il dispositivo è semplicissimo da usare e installare e inoltre fornisce i dati relativi al ciclo di sterilizzazione che vengono salvati nella chiavette USB in dotazione.